Ci siamo passati tutti: sei alle prese con il bucato, separi i colori chiari da quelli scuri (insomma, la solita routine!) quando salta fuori una piccola etichetta che giuri di aver letto un milione di volte... Lavare al rovescio. Stendere in piano per asciugare. Stendere quando è bagnato.
"Aspetta", pensi tra te e te, "Ogni volta? Oh mamma mia, da quanto tempo sto sbagliando?"
"Da sempre, ecco da quanto tempo", dice la voce di tua moglie.
Se fosse stato l'anno scorso, forse avrei continuato a separare i capi, a caricare il bucato in lavatrice, a tenere la testa bassa e a far finta che mia moglie non avesse ragione. Ma siamo nel 2022, è un anno nuovo e ho deciso di voltare la mia pagina dedicata a lavaggio in lavatrice e asciugatrice. Ho imparato tra l'altro che mia moglie ha quasi sempre ragione sul fatto che io abbia torto. Sì, anche su quanto riguarda il bucato.
E dopo quasi una settimana in cui ho seguito alla lettera le etichette di manutenzione apposte sui miei capi, ho anche imparato molto di più di quanto pensassi fosse possibile sulla cura degli indumenti. Ci è voluta una vita per leggere ogni etichetta? Sì, ebbene sì. Ne è valsa la pena? A te la risposta: dai un'occhiata ad alcuni consigli e tecniche che ho trovato più utili.
1. Separa il bucato in base al tipo di tessuto.
Se sei come me, questo potrebbe sembrare un controsenso, dato che sono cresciuto con la raccomandazione di separare sempre i capi chiari da quelli scuri (cosa che è comunque importante se stai lavando un capo colorato. Leggere sempre l'etichetta di manutenzione). Ma l'operazione migliore per lavare accuratamente gli indumenti e prolungarne la vita consiste nel separare il bucato in delicati, asciugamani e biancheria da letto, sintetici, cotone, ecc. poiché la temperatura dell'acqua, il ciclo di lavaggio e il ciclo di asciugatura (se necessario) sono gli stessi.
2. Lava i capi al rovescio
Devo ammettere che sapevo di sbagliare, ma non mi sono mai preoccupato di farlo. Che sciocco che sono stato! Questo passaggio prolungherà la durata di jeans, magliette stampate, capi con tintura a riserva e qualsiasi altro tipo di tintura dei tessuti. Per riepilogare, stasera, quando ti svesti, ricordati di girare la maglietta prima di metterla nella cesta dei panni sporchi!
3. Fai asciugare i capi appesi, sempre che sia possibile.
Se hai la fortuna di vivere in un edificio con uno stendibiancheria, fai uso di questo magico strumento, ti è stato fatto un dono e sarebbe un crimine non approfittarne. Lo dico per esperienza: a casa ne ho uno ed è diventato imprescindibile. Ammetto però che utilizzo spesso il mio stendino di legno, perché qui in Nord America è inverno e se voglio evitare di congelare il bucato devo stenderlo in casa almeno fino all'arrivo della bella stagione. E se oltre ad avere cura di stendere i panni senza rovinarli, ti ricordi di lavarli anche al rovescio, i tuoi capi saranno sicuramente i più curati di tutto il vicinato! Non solo la loro vita sarà più lunga, ma saltando il passaggio dell'asciugatrice, risparmi energia e offri il tuo piccolo contributo per un pianeta sostenibile.
4. Lavi spesso i tuoi capi in lana? Acquista un detersivo adatto.
L'ideale è non lavare troppo spesso i capi di lana, ma se a finire in lavatrice sono sempre gli stessi maglioni preferiti, fai una piccola ricerca e acquista un detersivo specifico per la lana. Lo confesso: questo è un consiglio che mi è stato dato da Nicole, amata collaboratrice di Dutch Label Shop, che vuole solo il meglio per i miei maglioni di lana. Grazie di cuore, Nicole, quest'inverno potrò indossare capi in lana meno infeltriti!
5. Stendi i capi di lana in piano per farli asciugare.
A seconda della forza centrifuga della lavatrice, i capi in lana si restringono un po' dopo ogni lavaggio. Il modo migliore per assicurarsi che mantengano le stesse dimensioni e la stessa forma è stenderli delicatamente quando sono ancora umidi e farli asciugare in piano. Se si appende un capo di lana prenderà la forma dell'oggetto a cui è appeso. Quando il capo è asciutto, non sarà più possibile rimuovere quella strana protuberanza creata dalla sedia su cui era sistemato. Importante: la maggior parte delle lavatrici industriali a gettone sono troppo potenti per il lavaggio della lana. La loro forza centrifuga, infatti, farà restringere quasi tutti i capi di lana, ti consigliamo di prendere in considerazione il lavaggio a mano se non è possibile regolarla.
6. Per il lavaggio dei tessuti sintetici (come i capi sportivi), procurati una Guppyfriend bag.
Non si tratta di un'istruzione di lavaggio, ma di una cosa intelligente da fare per il bacino idrografico locale. Ogni volta che i capi sintetici vengono lavati, rilasciano piccole microfibre che, attraverso le acque di scarico, arrivano nelle fogne e negli oceani. Queste particelle di plastica finiscono poi nei pesci che mangiamo (e nelle cose che li mangiano a loro volta). Il modo migliore per evitare che questi rifiuti finiscano nelle nostre acque è usare una Guppyfriend bag per lavare i tessuti sintetici, poi appenderli ad asciugare. Un altro consiglio: capisco che potrebbe essere difficile rinunciare ai tuoi leggings, ma inizia a sostituire lentamente la maggior parte dei tuoi indumenti sintetici con quelli in fibra naturale (come la lana merino).
7. Lascia gli indumenti all'aria aperta per fargli prendere aria invece di lavarli dopo ogni uso.
Quest'ultimo consiglio è molto simile al n. 6, e credo che sia davvero lodevole il fatto che un'azienda abbia deciso di inserire su un'etichetta di manutenzione un consiglio per prendere coscienza dell'emergenza climatica. E soprattutto, funziona davvero. Ovviamente, stendere i panni fuori non è sempre possibile se si vive in un appartamento o se non abbiamo uno spazio all'aperto, ma è sufficiente appenderli vicino a una finestra aperta per saltare un lavaggio in lavatrice. Alcuni consigliano addirittura di non lavare affatto i capi, come i jeans, ma di appenderli semplicemente all'aperto per rinfrescarli. Sarebbe curioso vedere un'etichetta di manutenzione con questa indicazione!
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